di Nicola Maria Triggiani –
Lo smalto dentale è lo strato più superficiale del dente, ma non l’unico responsabile del colore del dente.
Può essere traslucido, cioè trasparente e quindi evidenziare il colore della dentina sottostante e le sue sfumature che vanno dal giallo al grigio, oppure può essere opalescente, cioè opaco e tendente al bianco e nascondere il colore sottostante.
Lo sbiancamento dentale si basa sull’utilizzo di prodotti a base di perossido di idrogeno che, liberando ossigeno nascente, disgregano le molecole responsabili degli accumuli di pigmentazione nello smalto.
La valutazione dell’odontoiatra condivisa con il paziente circa le caratteristiche della qualità dello smalto renderà predicibile il risultato delle procedure dello sbiancamento dentale: con uno smalto traslucente renderà i denti più luminosi, ma non più bianchi e in presenza di uno smalto opalescente renderà i denti decisamente più bianchi oltre che più luminosi.
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